Marciapiedi impraticabili lungo via L.Da Vinci alta, dove la mancata manutenzione e l’assenza di una periodica cura del verde, rendono impossibile il normale transito ai pedoni e diversamente abili. E a giudicare dalla vegetazione, saranno parecchi mesi che il decespugliatore non passa da queste parti. Siamo sicuri che a restringere i marciapiedi siano stati i lavori del tram, così come qualche ingenuo vuol far credere?
Auspichiamo pertanto un rapido intervento del settore Ville e Giardini assieme ad una seria manutenzione del marciapiede da parte della Rap per accogliere la segnalazione di S.Conigliaro.
ci sarebbe lo spazio per piste ciclabili su entrambi i lati
Fosse solo via Leonardo da Vinci, è quasi tutta la città.
Ormai si è capito come funziona, la gente si lamenta, la circoscrizione di turno o il politico si fa parte in causa, l’organizzazione che dorme si risveglia (a fatica) e si mette in moto la macchina in grande stile e si risolve il problema con grande plauso del pinco palla di turno. Non dobbiamo chiedere interventi spot ma piani ben precisi e l’evidenza che il piano venga rispettato.
Rido quando sento dire che a Palermo manca il lavoro… sarebbe più corretto dire manca la volontà di farlo altrimenti non si capisce perché altrove la manutenzione delle strade del verde e dei marciapiedi sia intesa come un lavoro. Ci stanno tantissime cose da fare e tra l’altro, il rispetto delle cose nasce proprio da qui. Fino a quando le nostre strade sembreranno quelle di Kabul, la gente si sentirà obbligata a non rispettare le regole… Ditemi voi che senso avrebbe raccogliere la cacca del tuo cane su un marciapiedi così? Ditemi che senso avrebbe non buttare le cartacce, ammesso che io possa trovare un cestino nel raggio di 5km… Quindi fatemi il piacere a cominciare dal Presidente della Rap… che tutto a dimostrato tranne di essere capace di rimettere in rotta una barca senza condottiero…
Un altro esempio di totale incuria da parte del comune (se si escludono le ricche via libertà e dintorni)?:
accompagno ogni giorno mia figlia al liceo classico Umberto I e percorro la via Adria Gian Giacomo, per intenderci è la prima traversa a sinistra (dopo la scuola) di via Filippo Parlatore.
In questa strada c’è un marciapiedi largo almeno quattro metri che costeggia il muro di confine della parte posteriore di Villa Malfitano; peccato però che è invaso da una fitta e rigogliosa vegetazione, che è lasciata liberamente crescere, forse per compensare la deforestazione del mondo.
Risultato: gente che cammina sulla carreggiata (per la verità questo è un vizio tipico del panormosauro, quindi lo farebbe anche se per marciapiedi gli mettessi a disposizione una pista di aeroporto) e cani liberi di svotare lo stomaco, ma sollevati di non arrecare fastidio ai loro civili padroni, perché lo scenario li aiuta a non sentirsi obbligati (!) a raccogliere quanto depositato!